L’idea che ci muove è:
Ezio non mi saluta più, non mi vuole neanche rivolgere più la parola.
Un dramma. Personale, mio, ma pur sempre un dramma. Ezio , uno dei miei migliori amici, un fratello… però me ne devo fare una ragione, non lo capisco, ma lo devo accettare.
Solo vorrei indietro un libro che, tanti anni fa, prestai a Ezio,
Come è cominciata
Un libro che vorrei rileggere, perché parla di Micheal Baumann, detto “Bommi”, uno che faceva l’apprendista muratore negli anni ’60 in Germania, a sedici anni sente la musica rock e decide di cambiar vita, poi attraversa il Movimento tedesco dalle Comuni alla lotta armata e infine tipo 1976 o giù di lì molla pistola, organizzazione, e sparisce, ricercato sia dalla polizia che dai suoi ex-compagni e scrive questo libro.
Dentro ci mette la sua storia e le sue conclusioni del momento, quelle che lo avevano portato a fare le sue scelte più recenti: prima di cercare di realizzare una rivoluzione sociale, un movimento, i militanti, devono sperimentare l’amore…
Figuriamoci, in quegli anni, tuoni e fulmini su di un messaggio del genere. Però, io, anche perché lo racconto come lo ricordo, lo rileggerei, anche perché affronta gli argomenti che stanno alle radici de “L’estintore che Amleto”: la storia, la memoria, le scelte di un singolo, essere o non essere…
Re Nudo 1978
Quindi, ne “L’estintore che Amleto” L’IDEA CHE CI MUOVE E’ anche convincere Ezio a ridarmi il libro (o magari qualcuno ce l’ha a casa e mi dice: tiè, beccati il libro e chiudiamo ‘sta storia…)
Che c’aspetta lì, doppo la morte;
Quella reggione oscura inesplorata
Da cui nessuna voce è mai tornata.”
AMMBLETO -SHEKSPIR SPAKKA!!